Creato nel 1978 a seguito dell’entrata in vigore anche in Italia del Patto internazionale sui diritti civili e politici dell’ONU del 1966 (10 anni dopo di fatto). E’ stato collocato presso il Ministero degli Affari Esteri, Direzione Generale per gli Affari Politici e di Sicurezza ed ha un ruolo centrale nel complesso degli impegni nazionali su questo tema. E’, infatti, l’Ufficio che per primo si rapporta con gli organismi internazionali che hanno prodotto Convenzioni sui Diritti umani sottoscritti anche dall’Italia, ovvero ONU, UE e Consiglio d’Europa. L’applicazione delle Carte e delle Convenzioni internazionali sottoscritte e delle materie connesse necessita, infatti, di relazioni stabili tra rappresentanti di diversi Ministeri e Istituzioni italiane e straniere, oltre che Università ed Associazioni che si occupano del tema. E’ quindi la prima interfaccia internazionale che rappresenta l’Italia nei diversi consessi internazionali dove, tra l’altro, nascono e si realizzano i rapporti di monitoraggio per ciascuna Convenzione o Carta sottoscritta dall’Italia.
Non ha interlocuzione diretta con Università e Organizzazioni senza scopo di lucro anche se negli ultimi anni ha sviluppato una serie importante di relazioni sia formali che informali con i vari soggetti attivi sul tema.
E’ dotato di risorse economiche che di anno in anno il Governo stabilisce nella Legge di Bilancio.
Produce anche una relazione annuale, presentata al Parlamento, e sul sito dello stesso CIDU sono disponibili le Relazioni dal 2005 al 2018:
https://cidu.esteri.it/comitatodirittiumani/it/informazione_formazione/relazione_parlamento
Il sito in cui la sua attività è approfondita è il seguente: https://cidu.esteri.it/comitatodirittiumani/it
Il presidente è di norma scelto tra funzionari di alto livello del Ministero degli Affari Esteri dal Ministro stesso.
L’attuale Presidente è stato nominato nel 2021 quale Inviato Speciale del Ministero per i Diritti Umani delle persone LGBTIQ+ nel mondo.